Fragilità capillare

𝘾𝙖𝙥𝙞𝙡𝙡𝙖𝙧𝙞 𝙛𝙧𝙖𝙜𝙞𝙡𝙞: 𝙘𝙤𝙨𝙖 𝙚̀ 𝙘𝙤𝙣𝙨𝙞𝙜𝙡𝙞𝙖𝙗𝙞𝙡𝙚 𝙛𝙖𝙧𝙚 𝙚 𝙣𝙤𝙣 𝙛𝙖𝙧𝙚 𝙞𝙣 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙤 𝙥𝙚𝙧𝙞𝙤𝙙𝙤 𝙚𝙨𝙩𝙞𝙫𝙤?

Siamo ormai in piena estate e mettere in mostra le gambe è un tasto dolente per molte donne, soprattutto per quelle con problemi circolatori.

Soffrono di fragilità capillare ben 9 milioni di donne italiane (il 6% tra i 35 e i 40 anni).

Nel 65% dei casi è un problema di “superficie”, un banale (e fastidioso) inestetismo. Altre volte è invece espressione di una vera e propria malattia cronica.

Per questo è importante una diagnosi tempestiva prima di iniziare un programma terapeutico.

SINTOMI DEI CAPILLARI FRAGILI

La fragilità capillare si presenta con capillari in risalto, ma anche lividi, soprattutto alle gambe.

Spesso si vedono vene in rilievo a forma di reticolo attorno alla zona dei capillari; si manifestano anche lievi sanguinamenti dei capillari sottocutanei, con formazione di macchie più o meno diffuse.

In seguito a piccoli traumi possono comparire ramificazioni rosse, blu o violacee più che visibili sugli arti inferiori.

Questi segni, inequivocabili, possono comparire sulle gambe, sulle caviglie, nella parte esterna delle cosce e interna del ginocchio e sulle mani, a causa della frequenza di sforzi fisici eccessivi.

I segni evidenti dei capillari fragili sono accompagnati da dolore e prurito, senso di bruciore, gonfiore e stanchezza alle gambe e alle caviglie, soprattutto la sera, ma anche alterazione del colore della pelle.

PREVENZIONE

La fragilità capillare si può prevenire con uno stile di vita corretto, che privilegia un’alimentazione ricca di frutta e verdura che, favorirà la riduzione del peso, fornendo vitamine e sali minerali ad azione antiossidante che ridurrà la fragilità dei vasi.

È utile privilegiare alimenti che contrastano i radicali liberi ad un’azione antiossidante: fra le bevande da preferire tè e vino rosso e quelle ai frutti rossi che aiutano la permeabilità capillare e ne riducono la fragilità.

Meglio evitare le spezie dal sapore molto intenso come il peperoncino rosso, la paprica, il pepe nero e la senape che incrementano l’infiammazione delle pareti venose e la possibile dilatazione.

Evitare condimenti, quali il burro e gli alimenti che fanno aumentare il colesterolo e che facilitano il ristagno e la stasi del sangue.

Cuocere i cibi in modo semplice, alla piastra, in padella, al forno, evitando le fritture.

Regolare l’intestino risolvendo la stipsi che può causare un’insufficienza circolatoria venosa e favorire il transito intestinale, bevendo acqua ricca di sali minerali: almeno un litro e mezzo al giorno.

Oltre ad una dieta equilibrata è bene ricorrere ad integratori specifici per capillari e vene varicose.

L’ippocastano, per esempio è un ottimo coadiuvante nel trattamento della fragilità capillare.

Il concentrato di escina riduce le funzioni di elastasi e ialuronidasi, favorendo il ripristino delle pareti capillari.

Il mirtillo, potente antinfiammatorio e vasodilatatore, blocca i processi di alcuni enzimi che riducono il collagene e l’elasticità dei tessuti di vasi sanguigni e capillari.

La vite rossa, con elevato apporto di polifenoli, necessaria per la cura di vene varicose ed emorroidi.

La centella asiatica, ottimo drenante con proprietà astringenti.

Grazie all’integrazione di potassio e magnesio aiutiamo il nostro corpo a mantenere equilibrata la pressione sanguigna, mantenendo l’apporto di acqua e favorendo così l’eliminazione dei liquidi in eccesso.

E’ bene dare spazio nel proprio regime alimentare a fagioli, bietole, spinaci, zucchine, albicocche secche, susine, patate e avocado.

Fagiolini, cereali integrali e lattuga, sono fonti di manganese utile per combattere la dilatazione capillare.

Tra gli altri alimenti di cui non possiamo fare a meno ricordiamo il grano saraceno che grazie alla presenza di sali minerali come il silicio, tonifica le pareti dei vasi capillari; la melanzana che attraverso la sua buccia apporta un’alta quantità di anticianosidi; il pomodoro, che contiene il licopene, pigmento rosso antiossidante che limita i danni prodotti dai radicali liberi sui tessuti dei capillari, l’olio extravergine d’oliva che evita la formazione di colesterolo, favorendo la fluidità e l’elasticità delle arterie, il caffè che incrementa la circolazione del sangue nei capillari.

È consigliato utilizzare anche drenanti naturali come ananas, tè verde, asparago, tarassaco, che eliminano scorie e tossine, combattono i radicali liberi e possono essere utilizzati come coadiuvanti nelle diete ipocaloriche per il dimagrimento.

Infine, sarebbe opportuno integrare micronutrienti essenziali, fra tutti l’acido ascorbico, che contribuisce alla salute del sistema immunitario. Grazie alle sue proprietà antivirali, disintossicanti e antibatteriche, è un antistaminico naturale che migliora il metabolismo del colesterolo.

La vitamina C favorisce l’eliminazione dei metalli pesanti con cui veniamo a contatto a causa dell’ambiente esterno, riduce la fragilità capillare e la tendenza alle emorragie e a problemi circolatori, aiuta la cicatrizzazione delle ferite, e stimola la produzione di collagene.

Ovviamente, anche lo stile di vita influisce sulla fragilità capillare, per mantenere buone condizioni del microcircolo, è consigliato evitare alcolici e fumo, fare molta attività fisica per non accumulare peso eccessivo e riattivare la microcircolazione.

Infine, qui di seguito un utile vademecum su 𝙘𝙤𝙨𝙖 𝙚̀ 𝙘𝙤𝙣𝙨𝙞𝙜𝙡𝙞𝙖𝙗𝙞𝙡𝙚 𝙛𝙖𝙧𝙚 𝙚 𝙣𝙤𝙣 𝙛𝙖𝙧𝙚 𝙞𝙣 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙤 𝙥𝙚𝙧𝙞𝙤𝙙𝙤 𝙚𝙨𝙩𝙞𝙫𝙤:

☒ No al sole a lungo

☒ No ai tacchi troppo alti (non devono superare i canonici 5 cm)

☒ No a docce troppo calde

Sì a camminate nell’acqua se siete al mare

Sì a rinfrescare le gambe spesso quando ci si espone al sole

Sì a pediluvi rinfrescanti

Dott. Salvatore SILVANO

per ASFAP – Associazione Studio Flebopatie ed Arteriopatie Periferiche