LA CARBOSSITERAPIA, il trattamento innovativo per la cellulite
La carbossiterapia è un trattamento medico che nasce negli anni '30 con lo scopo di migliorare l’ossigenazione dei tessuti compromessi dalla cattiva circolazione arteriosa.
E’ una terapia poco invasiva, ben tollerata e dai risultati evidenti, oggi utilizzata con successo anche nella cura della cellulite.
La carbossiterapia utilizza l’iniezione di anidride carbonica a livello sottocutaneo per migliorare il processo di ossigenazione dei tessuti, favorire la circolazione sanguigna e l’eliminazione dei prodotti di scarto del metabolismo tissutale (i cosiddetti cataboliti che, se non drenati dai tessuti, possono risultare nocivi e tossici).
Il suo impiego inizia quasi un secolo fa, in Francia, per curare gli arti inferiori ischemici dei pazienti affetti da arteriopatia cronica obliterante, ossia la progressiva riduzione di calibro delle arterie che veicolano il sangue ossigenato alle estremità.
Con il tempo si è osservato che anche i disturbi di origine venosa e linfatica beneficiavano di questa terapia. Da allora, il suo utilizzo è stato esteso anche all’insufficienza venosa cronica, al trattamento delle ulcere, al linfedema ed alla panniculopatia edematoso-fibro-sclerotica, meglio conosciuta come cellulite.
La P.E.F.S. o cellulite è una malattia infiammatoria causata da una inadeguata circolazione a livello del tessuto adiposo; ne soffre più 30% della popolazione femminile e per questo motivo le donne sono motivate nel trovare soluzioni efficaci per contrastare questo inestetismo.
Come si esegue il trattamento.
La carbossiterapia si pratica attraverso una apparecchiatura medicale certificata che, mediante micro-iniezioni sottocutanee, distribuisce anidride carbonica ai tessuti, con un duplice beneficio:
maggiore compattezza e turgore cutaneo, con un effetto ‘tensore’: attraverso il microtrauma dell’ago che penetra nella cute, vengono innescate piccole reazioni riparative della pelle, che nel tempo migliorano l’aspetto della pelle;
maggiore ossigenazione del tessuto sottocutaneo, favorendo l’eliminazione dei prodotti di scarto del metabolismo cellulare ed inducendo un effetto lipolitico e drenante.
Quali distretti corporei trattare.
La carbossiterapia è adatta per tutti quei distretti corporei che necessitano di un aiuto per risultare più sodi e tonici, senza quei tanto temuti e poco accettati inestetismi dovuti all’accumulo di adipe.
È inoltre un trattamento anti-aging utilizzato per contrastare l’invecchiamento cutaneo e compattare la pelle. Non solo, quindi, per contrastare la cellulite su gambe, braccia, addome e glutei, ma anche per rendere più giovane la pelle del decolletè, del collo o del viso.
Dopo un’attenta visita specialistica il medico imposterà la terapia a seconda della problematica da trattare. In genere si va da un minimo di 6 a un massimo di 10 sedute per ogni ciclo.
Si possono effettuare più cicli all’anno, se necessario.
Al mio studio, utilizziamo un’apparecchiatura di ultima generazione, che permette di regolare con grande precisione la velocità del flusso erogato e di riscaldare il gas, rendendo il trattamento molto più tollerabile rispetto alle strumentazioni del passato.
I possibili effetti collaterali.
Pochi gli effetti collaterali. Una sensazione di bruciore può accompagnare per qualche minuto la somministrazione di anidride carbonica. Nella sede di iniezione, talora, si possono evidenziare piccoli ematomi che si risolvono spontaneamente nel giro di qualche giorno.
Infine non ha particolari controindicazioni; è comunque da evitare in gravidanza ed in presenza di patologie cardiache gravi, insufficienza respiratoria cronica, insufficienza renale ed epatica, essendo l’anidride carbonica principalmente eliminata dal corpo attraverso questi organi.
Ricordo sempre che la visita medica è premessa cardine per l’indicazione corretta all’utilizzo di questa metodica.
Quanto costa un trattamento di carbossiterapia?
Il costo a seduta è di meno di 100 euro. È una prestazione che viene eseguita in pochi minuti, facilmente effettuabile anche in pausa pranzo e senza postumi dolorosi. Bastano all’incirca 20-25 minuti per sottoporsi ad una seduta di carbossiterapia. Insomma, con la carbossiterapia, dite addio a buccia d’arancia e culotte de cheval.
Dott. Salvatore SILVANO
per ASFAP – Associazione Studio Flebopatie ed Arteriopatie Periferiche