La melatonina ed i suoi straordinari effetti
Quello che siamo riflette ciò che accade dentro di noi? Secondo le teorie cellulari dell’invecchiamento – nelle quali rientra la teoria della senescenza cellulare – sì, almeno per quanto riguarda gli adattamenti fisiologici e patologici tipici dell’età avanzata. Queste teorie, infatti, sostengono che la vecchiaia sia in ultima istanza la somma dei risultati dovuti ai processi di invecchiamento che riguardano le singole cellule.
Lo stress ossidativo è una condizione patologica che si verifica quando in un organismo vivente si produce uno squilibrio fra la produzione e l’eliminazione di specie chimiche ossidanti.
In uno stato di stress ossidativo si ha una quantità abnormemente elevata di radicali liberi, i quali esercitano un’azione dannosa sulle cellule e sui tessuti del nostro organismo.
Le reazioni a catena dei radicali danneggiano importanti molecole biologiche in vitro: pertanto i ROS sono considerati tradizionalmente come particelle ad elevata pericolosità.
I ROS possono causare severi danni ossidativi specialmente a carico di DNA, lipidi e proteine. Tali danni sembrano essere coinvolti in una grande varietà di patologie cronico-degenerative tra le quali, l’aterosclerosi ed il cancro.
Numerosissime sono le attività metaboliche che portano alla produzione di ROS.
La presenza di ROS è quindi un fenomeno fisiologico: è l’eccesso di questi radicali liberi che è in grado di determinare uno stato patologico.
Fumo, esercizio fisico intenso, diete sbilanciate, raggi solari, alcool, inquinamento sono cause di iperproduzione di radicali liberi.
Poiché la presenza di ROS è normale, gli organismi hanno sviluppato numerose molecole il cui compito è quello di eliminarne l’eccesso.
Molte molecole possiedono attività fisiologiche antiossidanti.
Una specie molecolare si dice ossidante quando è in grado di cedere elettroni acquistando protoni; al contrario, una molecola si dice riducente quando ossidando sè stessa cede protoni ed acquista elettroni.
Tra le molecole anti-ossidanti troviamo la melatonina, una straordinaria molecola dai superlativi effetti sulla longevità e sul sistema immunitario. Essa è prodotta dalla ghiandola pineale, una piccolissima ghiandola, indovata all’interno del cervello, di mezzo grammo di peso.
La ghiandola pineale è il regolatore delle ghiandole che secernono gli ormoni, i quali a loro volta dirigono tutti i sistemi fisiologici.
Sappiamo tutti che la melatonina è lo strumento per definire i nostri ritmi giornalieri, dall’infanzia in avanti, il cosiddetto ritmo circadiano. Durante l’infanzia i livelli di melatonina notturna continuano a crescere fino alla pubertà, momento che coincide con il picco massimo di produzione endogena di melatonina. Col passare del tempo, i livelli di melatonina notturna decrescono e calano significativamente intorno ai 40 anni, fino a diventare minimi negli anziani.
Gli effetti della melatonina non sono solo a carico del ritmo sonno-veglia. Anzi, praticamente essa partecipa in qualsiasi attività del nostro organismo.
Infatti, oltre a rappresentare una cura eccellente per i disturbi legati ai cambiamenti dei fusi orari, aiuta a regolare la secrezione di altri ormoni:
regola il ciclo mestruale;
aiuta ad attenuare i disturbi tipici della menopausa, come vampate di calore, depressione mattutina;
può inibire la crescita di alcuni tumori;
può aiutare a prevenire le malattie cardiache;
può abbassare il livello ematico del colesterolo, contribuendo a controllare un fattore di rischio importante per l’infarto e l’ictus;
ha proprietà anti-infiammatorie;
rinforza il sistema immunitario contro gli effetti nocivi dello stress.
Quando l’orologio della melatonina comincia a dar segni di declino, segnala alle altre parti del corpo che è giunta anche per esse l’ora di invecchiare.
Ne consegue una progressiva alterazione dei sistemi fisiologici che conducono alla malattia, all’invalidità e alla morte.
Se la melatonina viene somministrata nel periodo in cui i suoi livelli fisiologici cominciano naturalmente a scendere, gli effetti dell’invecchiamento e dell’ossidazione possono essere attutiti.
Lo scopo dell’assunzione serale della melatonina è quello di sollevare la ghiandola pineale dal compito di doverla produrre durante la notte. L’invecchiamento della pienale, quindi, conduce all’invecchiamento dell’organismo, ma noi possiamo in qualche modo contrastarlo.
Assumere melatonina ogni sera, a partire dai 40 anni, non può che avvicinarci ai livelli ormonali di cui disponiamo naturalmente quando siamo giovani e al massimo della nostra salute.
Ecco come la melatonina, mi ha letteralmente conquistato.
Dott. Salvatore SILVANO
per ASFAP - Associazione Studio Flebopatie ed Arteriopatie Periferiche