La prevenzione dell'insufficienza venosa parte dalla tavola

L’insufficienza venosa è una malattia caratterizzata da un ritorno difficoltoso del sangue dagli arti inferiori al cuore. Si tratta di un disturbo molto diffuso nella popolazione, che colpisce soprattutto le donne e tende ad aggravarsi nella stagione calda.

La sua manifestazione è favorita dalla presenza di alcuni fattori predisponenti: l’ ereditarietà, l’ eccesso di peso, uno stile di vita sedentario, la cattiva alimentazione, il tipo di attività lavorativa, squilibri ormonali e particolari condizioni fisiche come la gravidanza. In particolare, l’attitudine alla sedentarietà ed uno scorretto regime alimentare rappresentano i principali fattori di rischio dell’insufficienza venosa: pertanto, la regolare attività fisica e una varia, corretta ed equilibrata alimentazione sono le prime forme di trattamento della patologia.

Lo scopo della dieta sarà quello di prevenire l’eccesso di peso, che potrebbe aggravare o favorire le gambe gonfie ed un difficile ritorno sanguigno, oltre che garantire l’apporto di alcuni macro e micronutrienti fondamentali per facilitare la corretta circolazione del sangue e contrastare le vene varicose.

Raccomandazioni dietetiche generali.

E’ fondamentale, per un corretto funzionamento venoso:

⦁ Privilegiare alimenti ricchi di polifenoli (flavonoidi/antociani), cioè antiossidanti di colore rosso-viola che agiscono sul tono e sull’elasticità dei vasi e dei capillari, aiutando la risalita del sangue.

⦁ Preferire alimenti ricchi di vitamina C, un micronutriente con potere antinfiammatorio naturale e protettore dei vasi sanguigni.

⦁ Prediligere alimenti ricchi di betacarotene, precursore della vitamina A, che contribuisce a migliorare la microcircolazione.

⦁ Garantire il giusto apporto di potassio, elemento indispensabile per la contrazione muscolare e per la salute di tutto l’apparato cardiocircolatorio;

⦁ Favorire il consumo di alimenti ricchi di Omega 3, cioè acidi grassi polinsaturi con azione preventiva sulla salute delle vene e del cuore;

⦁ Limitare gli alimenti ricchi in grassi saturi;

⦁ Ridurre gli zuccheri semplici, in quanto un loro eccesso causa l’incremento di peso.

⦁ Abolire il sodio.

Alimenti consentiti con moderazione.

Ridurre al minimo:

⦁ il sale aggiunto alle pietanze per insaporirle (anche nell’acqua di cottura) poiché principale fonte di sodio, un elemento con ruolo primario nella distribuzione dei liquidi corporei. Per condire, in sostituzione del sale, si possono utilizzare spezie (il peperoncino, grazie alla presenza di capsaicina migliora la circolazione periferica) o erbe aromatiche, oppure un cucchiaio di Grana Padano DOP grattugiato che, oltre al gusto, incrementa anche l’apporto proteico del pasto (proteine ad alto valore biologico);

⦁ alimenti in scatola (carne, legumi, zuppe e minestre, etc.), a causa del loro elevato contenuto in sodio previsto per la conservazione;

⦁ insaccati (salame, mortadella, coppa, salsiccia, etc.), a causa del loro elevato contenuto di sale previsto nel processo di lavorazione;

⦁ alimenti da fast food (hamburger con salse elaborate e bacon, crocchette di pollo fritte, crocchette di formaggio fuso fritte, etc.), in quanto tali alimenti possono contenere grassi che, se consumati in eccesso, danneggiano il tessuto vascolare e la corretta circolazione sanguigna, spianando la strada a molte malattie cardio-circolatorie. I grassi trans sono presenti anche in molti prodotti preparati industrialmente o artigianalmente e nei piatti già pronti, per questo è bene leggere attentamente le etichette nutrizionali ed evitare gli alimenti che riportano sulla confezione la dicitura “ grassi vegetali idrogenati ”;

⦁ zucchero bianco e di canna, miele, dolci, merendine industriali, caramelle, sciroppi aromatizzati, etc., in quanto sono alimenti ricchi di zuccheri semplici che, se consumati in eccesso, predispongono all’aumento di peso e quindi all’insufficienza venosa;

⦁ bevande zuccherate come cola, acqua tonica, tè freddo, ma anche succhi di frutta, perché contengono naturalmente zucchero (fruttosio) anche se sulla confezione riportano la dicitura “senza zuccheri aggiunti”;

⦁ alcool, inclusi vino e birra, in quanto ricco di calorie “vuote ”.

Alimenti consentiti e consigliati

⦁ acqua: bere almeno 1,5-2 litri di liquidi al giorno (preferibilmente acqua oligominerale naturale). Si possono bere anche tisane ed infusi purché non zuccherati. L’idratazione è fondamentale per un buon funzionamento del sistema cardiovascolare;

⦁ verdura cruda o cotta: consumarne almeno una porzione ad ogni pasto. Preferire, in particolare, peperoni e pomodori crudi, poiché ricchi di vitamina C, ma anche radicchio, lattuga, etc., e le verdure di colore rosso-arancione (come zucca e carote) per il loro elevato contenuto di betacarotene;

⦁ frutta: consumarne due-tre porzioni al giorno preferibilmente con la buccia (naturalmente se commestibile e ben lavata). Privilegiare i frutti rosso-viola, come mirtilli, ribes, more e melograno, in quanto sono ricchissimi di antiossidanti (flavonoidi/antociani, particolarmente utili per il microcircolo); l’ananas poiché grazie al contenuto di bromelina, un enzima che svolge un’azione antinfiammatoria, stimola l’eliminazione dei liquidi e agisce sui tessuti gonfiati dal ristagno di sangue; kiwi, fragole, limoni, arance, pompelmi e agrumi in generale in quanto questi frutti sono molto ricchi di vitamina C, infine melone, mango, pesche, albicocche, etc. in quanto ricchi di betacarotene;

⦁ pesce: da consumare almeno tre volte a settimana poiché rappresenta un’ottima fonte di Omega-3, quindi aiuta a migliorare l’elasticità delle membrane delle cellule (comprese quelle vascolari) e ha effetti antitrombotici per il microcircolo;

⦁ frutta secca a guscio (noci, nocciole, mandorle) e semi, in quanto ricchi anch’essi di Omega-3;

⦁ alimenti integrali: come riso integrale, pasta integrale, pane integrale, etc. poiché, grazie all’elevato contenuto di fibra, riducono il picco glicemico e favoriscono il senso di sazietà.

“Noi siamo quello che mangiamo” diceva il filosofo Ludwig Feuerbach: la salute si costruisce a tavola. Migliorare l'alimentazione può quindi migliorare la nostra vita.

Dott. Salvatore SILVANO

per ASFAP – Associazione Studio Flebopatie ed Arteriopatie Periferiche