Le varici dello sportivo

A tutti sarà capitato di notare, soprattutto nelle gambe di alcuni sportivi, la presenza di vene più pronunciate di altre, tortuose e dalla colorazione più intensa, molto in contrasto con il chiaro della pelle: trattasi di varici, o vene varicose, ossia dilatazioni delle vene superficiali di carattere patologico che si localizzano principalmente negli arti inferiori.

Non si sviluppano però in tutte le categorie di sportivi, bensì più frequentemente in coloro che praticano sport ad alto impatto in cui si esercita una forza maggiore come, ad esempio, il body building. Seppur di regola poco sintomatiche, il fastidio maggiore è dato dall’estetica, motivo che spinge poi a rivolgersi al medico.

Le cause delle vene varicose negli sport

Chiunque pratichi sport a elevata intensità incorre in una dilatazione fisiologica delle vene che coinvolge tutto il sistema venoso superficiale. Queste dilatazioni delle vene sono dovute al fatto che la massa muscolare che si contrae spreme il sistema venoso profondo, deviando il sangue sul sistema venoso superficiale e dilatando le vene che, con il tempo, si ipertrofizzano. Questo ha come conseguenza l’aumento della vascolarizzazione cutanea e sottocutanea e una maggiore visibilità, favorita anche dal fatto che chi fa sport, mediamente, ha meno massa grassa e quindi le vene si notano di più.

Le cause delle vene varicose in generale

Da un punto di vista fisiopatologico, le vene varicose derivano da un problema di elasticità della parete della vena e di malfunzionamento di alcune valvole che determinano un’ipertensione costante non fisiologica. Ovviamente, esistono atteggiamenti ed abitudini che possono peggiorare la condizione. Ad esempio, alcuni fattori di rischio quali il sovrappeso, la vita sedentaria e lo stare troppo in piedi perché, a causa della forza di gravità e dell’ipertensione intraddominale si determina una concentrazione di sangue maggiore negli arti inferiori.

Gli sport che favoriscono le vene varicose

Va sottolineato che non è lo sport di per sé a causare la comparsa delle varici, semplicemente alcuni tipi di sport possono accelerarne la comparsa, o accentuarle in soggetti già predisposti.

In particolare, come detto, si sviluppano in coloro che sollecitano molto la muscolatura, cioè negli sport più traumatici come il body building, oppure negli sport in cui si effettua la cosiddetta manovra di Valsalva che consiste nello spingere con la glottide chiusa, andando di pancia, senza buttare fuori l’aria.

Gli sport che sono più a rischio di favorire la patologia venosa e di accelerarne l’evoluzione sono:

Il body building,

Il sollevamento pesi (power-lifting),

il crossfit.

E più in generale, tutti quegli sport che richiedono un elevato impegno della muscolatura con ipertrofia muscolare marcata: ciclismo e calcio.

Gli sport da fare se si hanno vene varicose

Gli sport che, al contrario, sono ‘innocui’ comprendono tutte quelle discipline non aggressive, che non comportano un importante impatto muscolare e sono, ad esempio:

  • la camminata veloce (no corsa);

  • il nuoto;

  • il nordic-walking;

  • il pilates;

  • lo yoga”.

Attenzione alla respirazione: come detto, una delle possibili cause delle vene varicose nello sport è l’errata respirazione: generalmente, quando si praticano sport che sollecitano molto la muscolatura, quasi nessuno mette in atto la manovra corretta. È fondamentale quindi che le indicazioni per una corretta respirazione vengano fornite dall’istruttore, dall'allenatore o dal personal trainer.

Infatti, gli sportivi che praticano, ad esempio, il power-lifting a livello agonistico, emettono particolari rumori di sfiato (tipo sibili) che sono quelli corretti per non portare a ipertensione eccessiva il sistema venoso ed i polmoni, favorendo la comparsa delle varici.

Quali sono gli esercizi consigliati per le vene varicose?

  1. Allenare i polpacci. Per farlo il miglior modo è la camminata. Questa infatti promuove la spinta della pompa muscolare del polpaccio, che dopo quella del piede assicura il trasporto del sangue dalle gambe alle cosce. Non c’è una regola, sebbene una camminata di 30 minuti giornalieri possa portare un significativo beneficio, non solo alle gambe ma a tutto il corpo. Anche la cyclette è consigliata, sebbene alleni meno i muscoli della gamba, dal ginocchio in giù.

  2. Evitare pesi troppo pesanti e riprese troppo rapide. Inspira mentre alzi, espira mentre abbassi.

  3. Indossare vestiti comodi quando si fa sport: indossando abiti non troppo attillati, ma che aiutino il naturale ritorno venoso.

  4. Allenarsi in ambiente adatto: luoghi troppo freddi o troppo caldi non fanno bene alle vene e al corpo.

La prevenzione

Dal punto di vista della prevenzione, oltre a una respirazione corretta, un validissimo aiuto è dato anche dall’utilizzo di calze elastiche a compressione graduata che comprimono dall’esterno ed evitano la dilatazione delle vene, migliorando la perfusione muscolare. Le calze elastiche devono essere usate anche quando si fa sport, tant’è che esistono dei tutori elastici appositamente studiati per l’atleta.

È possibile inoltre rafforzare le pareti venose anche grazie all’ausilio di alcuni integratori come, ad esempio quelli a base di mirtillo, bio-flavonoidi, bromelina e foglie di vite rossa, e farmaci come i glucosaminoglicani, anti-infiammatori delle pareti venose.

Dott. Salvatore SILVANO

per ASFAP – Associazione Studio Flebopatie ed Arteriopatie Periferiche